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Il Guerriero di Capestrano, simbolo dell'Abruzzo, cerca casa

La statua, ispirata al celebre guerriero italico del VI secolo a.C., rinvenuto nella necropoli dell'antica città di Aufinum e oggi esposta al Museo Archeologico di Chieti, è stata realizzata in elegante pietra paglierina della Maiella.

Il Guerriero di Capestrano: Un Viaggio tra Arte e Burocrazia

Luigi D'Alimonte, scultore di Cugnoli, ha creato un'opera alta oltre due metri che, pur riconoscibile come il reperto archeologico, si spinge verso nuove linee ed espressioni artistiche. L'apertura visibile nella parte alta della scultura ricorda un cuore capovolto, simbolo dell'amore per il territorio, mentre il braccio sinistro, raffigurato come un continuum con la spada, rappresenta una rilettura moderna del guerriero.

La storia della statua del Guerriero di Capestrano, reinterpretata in chiave contemporanea dal maestro Luigi D'Alimonte, è un racconto che intreccia arte, burocrazia e la passione di una comunità per il proprio patrimonio culturale. Questa vicenda, che ha visto la statua "parcheggiata" dietro un ex edificio scolastico da dicembre, sembra finalmente avviarsi verso una conclusione positiva. Il sindaco di Capestrano, Antonio D'Alfonso, ha assicurato che a settembre l'opera troverà una collocazione definitiva, ponendo fine a una situazione che non poteva essere protratta ulteriormente.



UN'OPERA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
La statua, ispirata al celebre guerriero italico del VI secolo a.C., rinvenuto nella necropoli dell'antica città di Aufinum e oggi esposta al Museo Archeologico di Chieti, è stata realizzata in elegante pietra paglierina della Maiella. Luigi D'Alimonte, scultore di Cugnoli, ha creato un'opera alta oltre due metri che, pur riconoscibile come il reperto archeologico, si spinge verso nuove linee ed espressioni artistiche. L'apertura visibile nella parte alta della scultura ricorda un cuore capovolto, simbolo dell'amore per il territorio, mentre il braccio sinistro, raffigurato come un continuum con la spada, rappresenta una rilettura moderna del guerriero.

LA BUROCRAZIA E IL PARCHEGGIO TEMPORANEO
Inaugurata in pompa magna a fine ottobre dello scorso anno nella centralissima Piazza del Popolo, alla presenza del vicepresidente della regione Emanuele Imprudente, la statua è stata rimossa pochi giorni dopo su ordine della Soprintendenza. Il dirigente Valerio Piovanello ha infatti rilevato che non era stato ottenuto il necessario via libera formale per collocare un nuovo manufatto in una piazza vincolata dal punto di vista storico e architettonico. Questo ha portato alla clamorosa rimozione e al temporaneo "parcheggio" della statua dietro l'ex edificio scolastico.

UN DIALOGO COSTRUTTIVO PER UNA SOLUZIONE DEFINITIVA
Il sindaco D'Alfonso ha spiegato che la rimozione è stata il risultato di una diversa interpretazione delle norme. Mentre il comune riteneva sufficiente una semplice ordinanza sindacale, la Soprintendenza ha applicato normative più recenti che richiedono un parere obbligatorio per l'installazione di statue in piazze vincolate. Tuttavia, il sindaco ha sottolineato che non è sua intenzione fare polemiche e che l'importante è risolvere il problema. A settembre, durante un incontro decisivo, si stabilirà la location definitiva della statua.

POSSIBILI COLLOCAZIONI PER IL GUERRIERO
Mentre Piazza del Popolo richiede un iter autorizzativo complesso e eventuali accorgimenti indicati dalla Soprintendenza, altre location come Piazza Capponi o uno degli ingressi del paese potrebbero essere soluzioni più immediate. Questi luoghi non presentano le stesse restrizioni e potrebbero accogliere l'opera senza ulteriori complicazioni burocratiche.

UN SIMBOLO DI IDENTITÀ E ORGOGLIO LOCALE
Il Guerriero di Capestrano non è solo una statua; è un simbolo di identità e orgoglio per la comunità locale. La sua reinterpretazione contemporanea da parte di D'Alimonte rappresenta un ponte tra passato e presente, un modo per mantenere viva la memoria storica attraverso l'arte moderna. La vicenda della sua collocazione riflette le sfide e le complessità che spesso accompagnano la gestione del patrimonio culturale, ma anche la determinazione di una comunità a preservare e valorizzare le proprie radici.



IL FUTURO DEL GUERRIERO
Con l'approssimarsi dell'incontro di settembre, la comunità di Capestrano attende con ansia di vedere il Guerriero trovare finalmente una casa definitiva. Questa vicenda, che ha visto l'arte scontrarsi con la burocrazia, potrebbe concludersi con un lieto fine, restituendo alla statua il ruolo di simbolo e punto di riferimento per il paese.

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