L'opera
27.08.2025 - 13:55
Il centro di Fontanavecchia è costruito attorno a tre elementi essenziali: un campo polivalente con tribunetta, una parete per l’arrampicata sportiva e un blocco spogliatoi.
UN NUOVO INIZIO PER FONTANAVECCHIA: QUANDO LO SPORT DIVENTA CITTÀ
Può un campo polivalente cambiare il destino di un quartiere? A Campobasso la risposta è un sì che sa di riscatto. La mattina del 27 agosto 2025, nel quartiere di Fontanavecchia, è stato inaugurato il nuovo centro sportivo polifunzionale, un intervento sostenuto da fondi del Pnrr per 990 mila euro e inserito nel più ampio programma di rigenerazione urbana avviato dalla precedente amministrazione comunale e oggi giunto a compimento. Un tassello che si aggiunge al mosaico di una città che prova a riannodare relazioni sociali e qualità degli spazi, affidandosi allo sport come leva quotidiana e accessibile. “La buona programmazione prende forma”, ha dichiarato l’assessore con delega al Pnrr Simone Cretella, sintetizzando il senso di un progetto che punta a restituire identità e funzioni a “uno spazio prima inutilizzato”, sottratto al degrado e riconsegnato alla comunità. Non solo attività agonistiche e ricreative: l’impianto nasce per assumere una funzione sociale nel cuore di un’area “particolarmente sensibile e fino ad ora priva di veri luoghi di aggregazione”. Una scelta che racconta molto della direzione imboccata da Campobasso: meno parole, più infrastrutture di prossimità.
# L’IMPIANTO: POLIFUNZIONALITÀ E SOSTENIBILITÀ, BINOMIO NECESSARIO
Il centro di Fontanavecchia è costruito attorno a tre elementi essenziali: un campo polivalente con tribunetta, una parete per l’arrampicata sportiva e un blocco spogliatoi. Tre funzioni, un’unica idea di città: favorire l’uso esteso dello spazio pubblico, accogliere discipline diverse, incrociare bisogni di famiglie, scuole, associazioni. La polifunzionalità è la chiave che consente di allargare la platea degli utenti e garantire la continuità d’uso nell’arco della settimana. C’è poi un dato che non è dettaglio: le strutture sono state realizzate secondo criteri moderni di sostenibilità, con un impianto fotovoltaico e sistemi elettrici e termici ad alta efficienza. In altre parole, meno costi nel medio periodo e minore impronta ambientale. In tempi di bilanci pubblici sotto pressione, è una scelta che fa la differenza: non basta inaugurare, bisogna poter gestire.
# PNRR E RIGENERAZIONE URBANA: QUEI 990 MILA EURO CHE PESANO PIÙ DEL LORO VALORE NOMINALE
Qual è il ruolo del Pnrr in tutto questo? Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha attivato linee dedicate alla rigenerazione urbana e alle infrastrutture di prossimità, con l’obiettivo di ridurre disuguaglianze territoriali e promuovere coesione sociale. Nel caso di Campobasso, i 990 mila euro non sono semplice finanza straordinaria: sono la leva che consente di trasformare un vuoto urbano in un presidio pubblico, senza gravare in modo sproporzionato sulle casse comunali. Il valore, però, non si esaurisce nel cantiere concluso. L’efficacia di queste risorse si misura nella capacità di essere catalizzatori: più utilizzo dello spazio, meno marginalità, più occasioni per giovani e famiglie. È l’effetto moltiplicatore tipico degli impianti di quartiere se ben progettati e ben gestiti: ogni euro investito genera ritorni sociali che non compaiono nelle righe di un consuntivo ma incidono nella vita quotidiana.
# UN PRESIDIO SOCIALE NEL CUORE DI UN QUARTIERE SENSIBILE
Fontanavecchia, lo ricordano le parole di Cretella, è un contesto “particolarmente sensibile”. In luoghi così, lo sport non è soltanto allenamento: è grammatica civile. Una tribunetta diventa uno spazio per stare insieme, una parete d’arrampicata un invito a superare i propri limiti — metafora calzante per un quartiere che ambisce a lasciarsi alle spalle una stagione di marginalità. L’impianto, per come è stato pensato, potrà ospitare attività diversificate: dai corsi per bambini alle sessioni delle società dilettantistiche, fino alle iniziative delle scuole del territorio. C’è una domanda che i cittadini si pongono di fronte a strutture nuove: sarà davvero aperta e accessibile? È qui che l’amministrazione dovrà vincere la sua partita più difficile, quella della programmazione quotidiana: tariffe e orari equi, regole chiare, disponibilità per il sociale. Perché la vera inaugurazione non è quella con il nastro; è il pomeriggio in cui il campo si riempie e la parete di arrampicata diventa fila di tentativi.
# CONTINUITÀ AMMINISTRATIVA: QUANDO IL TESTIMONE PASSA BENE
Il progetto è parte di un percorso di rigenerazione urbana “avviato dalla precedente amministrazione comunale e oggi portato a compimento”. Non è un inciso burocratico, ma un elemento politico e culturale. In Italia la longevità dei progetti pubblici si misura spesso nella capacità di sopravvivere ai cambi di Giunta. Qui, la staffetta ha funzionato: il che dice molto sia della qualità della progettazione, sia della volontà di non disperdere risorse e tempo. È un messaggio da non sottovalutare: le città crescono quando le idee buone non si fermano alla primavera elettorale.
# EFFICIENZA ENERGETICA E GESTIONE: IL BILANCIO NEL MEDIO PERIODO
L’impianto fotovoltaico e i sistemi ad alta efficienza segnano una rotta: meno dispersioni, più autonomia energetica. In un impianto di quartiere, i costi di gestione sono il vero giudice del successo. Un edificio sobrio, ben isolato e servito da tecnologia efficiente riduce la bolletta e rende sostenibile l’accessibilità economica per utenti e associazioni. È un circolo virtuoso: sostenibilità ambientale che abilita sostenibilità sociale.
## IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLA SCUOLA: UN CALENDARIO CHE SI COSTRUISCE INSIEME
Senza associazioni sportive il cemento resta muto. La scommessa di Fontanavecchia si gioca nella coprogrammazione con il tessuto locale: fasce orarie per l’attività giovanile, spazi per la scuola, slot per adulti e famiglie. La presenza della parete d’arrampicata apre a una disciplina in crescita, capace di attrarre ragazzi e ragazze con una proposta inclusiva e sicura. È un tassello in più per diversificare l’offerta e ampliare il bacino d’utenza, dal principiante al neofita curioso.
## DALLA SICUREZZA ALLA VIVIBILITÀ: LO SPORT COME MANUTENZIONE SOCIALE
Un’area “prima inutilizzata” è, spesso, un’area esposta al degrado. Restituirla alla città significa presidio, manutenzione sociale, occhi e persone nello spazio pubblico. È l’effetto-luce nei giardini: quando la comunità riabita i luoghi, la qualità della vita migliora e la percezione di sicurezza cresce. Lo sport, in questo senso, è un alleato delle politiche urbane più efficaci.
# LE PAROLE DI CRETELLA: IL MANTRA DELLA BUONA PROGRAMMAZIONE
“La buona programmazione prende forma”, sottolinea Simone Cretella. È un’affermazione che impegna: la forma è lì, concreta, misurabile. Ora serve la sostanza della gestione: bandi trasparenti, manutenzioni programmate, ascolto del quartiere. L’amministrazione ha vinto la gara del finanziamento e del cantiere; da domani comincia il campionato più lungo, quello fatto di orari rispettati, spogliatoi puliti, calendario condiviso. È la normalità, la più rivoluzionaria delle politiche pubbliche.
# UN MODELLO REPLICABILE: PICCOLI IMPIANTI, GRANDI EFFETTI
Chi pensa che servano solo grandi stadi per cambiare lo sport cittadino, guardi a Fontanavecchia. Qui la scala è quella giusta: impianto di prossimità, costi di avviamento sostenibili, gestione compatibile con le risorse locali. La moltiplicazione di questi interventi, soprattutto nelle aree più fragili, può ridisegnare la mappa dell’accesso allo sport. Non una cattedrale nel deserto, ma un ponte tra persone. E i ponti, si sa, accorciano le distanze.
### I NUMERI CHE CONTANO
- Luogo: Campobasso, quartiere Fontanavecchia - Data: 27 agosto 2025, inaugurazione mattutina - Investimento: 990 mila euro, fondi Pnrr - Dotazioni: campo polivalente con tribunetta, parete di arrampicata sportiva, spogliatoio - Scelte tecniche: impianto fotovoltaico, sistemi elettrici e termici ad alta efficienza - Obiettivo dichiarato: sottrarre al degrado uno spazio inutilizzato e restituirlo alla città, con una forte funzione sociale In fondo, la domanda resta semplice: quante partite ci vogliono per cambiare il racconto di un quartiere? A Fontanavecchia, la prima è appena iniziata. Il tabellone segna 1-0 per la città.
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