L'emergenza siccità
08.11.2024 - 13:24
La diga di Occhito
Nel confronto con lo stesso giorno del 2023 la disponibilità idrica è crollata di 81 milioni di metri cubi. L'8 novembre dello scorso anno era circa 111,8 milioni. La capacità totale dell'invaso è di 333 milioni, 250 milioni quella utilizzabile.
La crisi idrica che sta colpendo il Lago Occhito, al confine tra Molise e Puglia, è un segnale d'allarme che risuona forte e chiaro. L'assenza di piogge ha portato a una drastica riduzione delle riserve idriche, mettendo in difficoltà famiglie e agricoltori. Ma cosa significa realmente questo calo per il nostro futuro e quali sono le implicazioni a lungo termine?
UN DRASTICO CALO: I NUMERI DELLA CRISI
Il Lago Occhito, un invaso artificiale cruciale per la regione, ha visto la sua disponibilità idrica crollare a soli 30,5 milioni di metri cubi, ben al di sotto del cosiddetto 'volume morto'. Questo dato è particolarmente allarmante se confrontato con lo stesso periodo del 2023, quando la disponibilità era di circa 111,8 milioni di metri cubi. In un solo anno, la riserva idrica è diminuita di 81 milioni di metri cubi. La capacità totale dell'invaso è di 333 milioni di metri cubi, con 250 milioni utilizzabili, ma oggi ci troviamo di fronte a una situazione che sembra quasi irreversibile.
L'IMPATTO SU FAMIGLIE E AGRICOLTURA
La scarsità d'acqua non è solo una questione di numeri. Dietro queste cifre si nascondono le difficoltà quotidiane di famiglie e agricoltori. L'acqua è una risorsa essenziale per l'agricoltura, e la sua mancanza può portare a raccolti scarsi e a un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Le famiglie, d'altra parte, si trovano a dover affrontare restrizioni nell'uso domestico dell'acqua, un bene che spesso diamo per scontato.
UN PROBLEMA DI PORTATA NAZIONALE
La situazione del Lago Occhito non è un caso isolato. La crisi idrica è un problema che affligge molte regioni d'Italia, e che richiede un'azione coordinata a livello nazionale. Le politiche di gestione delle risorse idriche devono essere riviste e adattate alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici. È necessario investire in infrastrutture più efficienti e in tecnologie innovative per la conservazione dell'acqua.
LE SFIDE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Il cambiamento climatico gioca un ruolo cruciale in questa crisi. L'aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni stanno alterando gli equilibri naturali, rendendo sempre più difficile la gestione delle risorse idriche. È fondamentale che le politiche ambientali tengano conto di questi cambiamenti e che si adottino misure preventive per mitigare gli effetti del clima sul nostro approvvigionamento idrico.
VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE
La crisi del Lago Occhito ci offre l'opportunità di riflettere su come gestiamo le nostre risorse naturali. È un invito a ripensare il nostro rapporto con l'ambiente e a promuovere pratiche più sostenibili. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione a lungo termine possiamo sperare di garantire un futuro in cui l'acqua non sia più una risorsa scarsa, ma un bene comune accessibile a tutti.
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