L'analisi
15.11.2024 - 14:23
In aumento anche le vittime (+14,3 per cento) e i feriti (+22,4%). La maggior parte degli incidenti (il 45,2 per cento) si concentra nel periodo estivo quando c'è maggiore traffico sulle strade; è luglio il mese con l'incidentalità più alta.
In MOLISE, rileva l'Istat, nel 2023, si sono verificati 476 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 16 persone e il ferimento di altre 737. Rispetto al 2022 aumentano in modo significativo il numero degli incidenti (+7,7%), i feriti (+22,4%) e le vittime (+14,3%). Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in MOLISE del 24,3%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2023 si registrano variazioni, rispettivamente, di -42,9% e -26,1%. Nello stesso periodo l'indice di mortalità sul territorio regionale diminuisce maggiormente (da 4,3 a 3,4 deceduti ogni 100 incidenti) rispetto a quello nazionale (da 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2010 a 1,8 nel 2023). Nel 2023 aumenta in MOLISE, rispetto a 2010, l'incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi su un valore superiore alla media Italia (62,5% contro 47,6%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell'incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma significativamente inferiore a quello nazionale (6,3% contro 50,0%). Mentre nel 2023 non si registrano in MOLISE pedoni deceduti (a fronte di 4 decessi nel 2010), nel resto del Paese l'incidenza di pedoni deceduti è aumentata da 15,1% a 16,0%.
Nel 2023 il costo dell'incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e 700 milioni di euro per l'intero territorio nazionale (300 euro pro capite) e in oltre 68 milioni di euro (235 euro pro capite) per il MOLISE; la regione incide per lo 0,4% sul totale nazionale. Tra il 2022 e il 2023 l'indice di lesività (numero di feriti ogni 100 incidenti) e l'indice di mortalità aumentano rispettivamente da 136,2 a 154,8 e da 3,2 a 3,4 mentre l'indice di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) diminuisce da 2,3 a 2,1. L'incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: in evidenza le criticità della SS17, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (35, 1 decesso e 54 feriti), e della strada SS87 (Figura 2), mentre la strada con il più alto numero di vittime è la SS645. L'indice di mortalità cresce nella provincia di Campobasso e diminuisce in quella di Isernia. Nel 2023 il maggior numero di incidenti (261, il 54,8% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 3 morti (18,8% del totale) e 358 feriti (48,6%). Rispetto all'anno precedente i sinistri sono aumentati principalmente sulle autostrade (+57,1%); aumentano anche sulle strade urbane (+8,3%) e sulle altre strade (+5,2%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle altre strade (6,4 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane il 44,1% dei sinistri stradali si verifica lungo un rettilineo, percentuale che sale al 49,3% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono ad un incrocio sono il 24,5% del totale, seguono quelli che si verificano in curva (9,6%), ad una rotatoria (8,8%) e nei pressi di una intersezione (6,9%). Lungo le strade extraurbane il 30,7% degli incidenti si verifica in curva e l'8,4% nei pressi di un passaggio a livello, dosso, pendenza o galleria
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