Il ricordo
21.11.2024 - 14:09
Nel 2017, il tribunale di Sulmona ha condannato la Germania a risarcire il comune di Roccaraso e gli eredi delle vittime dell'eccidio con una somma complessiva di circa 6,6 milioni di euro. Questo risarcimento, che sarà quantificato entro il 13 dicembre dalla Corte d'Appello dell'Aquila, rappresenta un passo importante verso la giustizia, sebbene tardivo.
Nel cuore dell'Abruzzo, a Pietransieri, una piccola frazione del comune di Roccaraso, si è svolta una cerimonia di commemorazione che ha riportato alla luce uno degli episodi più tragici della Seconda Guerra Mondiale in Italia: l'eccidio dei Limmari. L'evento, che ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, ha sottolineato l'importanza di mantenere viva la memoria di quei giorni bui, affinché le vittime non siano mai dimenticate e la storia non si ripeta.
UN MASSACRO INGIUSTIFICATO: LA TRAGEDIA DI PIETRANSIERI
Il 21 novembre 1943, nel bosco dei Limmari, 128 civili inermi furono brutalmente uccisi dai soldati nazisti. Tra le vittime, 60 erano donne, 34 bambini con meno di 10 anni e molti anziani. Questo massacro, perpetrato per il sospetto che la popolazione locale sostenesse i partigiani, rappresenta uno dei crimini più efferati commessi sul suolo italiano durante l'occupazione tedesca. La brutalità di quell'atto è stata ricordata dal presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, che ha sottolineato come quelle vite spezzate non debbano essere rese inutili dalla dimenticanza.
LA MEMORIA COME STRUMENTO DI PACE
Durante la cerimonia, Fontana ha evidenziato l'importanza di visitare luoghi come il sacrario dei Limmari, dove sono incisi i nomi delle vittime, per comprendere appieno l'orrore della guerra. "Immaginatevi voi questi bambini cosa potessero capire del mondo", ha detto, richiamando l'attenzione sulla sofferenza che ancora oggi affligge molte parti del mondo. La sua riflessione si è concentrata sulla necessità di fare della pace una testimonianza più forte, un monito per i governanti affinché la guerra sia sempre l'ultima opzione.
GIUSTIZIA TARDIVA: IL RISARCIMENTO ALLE VITTIME
Nel 2017, il tribunale di Sulmona ha condannato la Germania a risarcire il comune di Roccaraso e gli eredi delle vittime dell'eccidio con una somma complessiva di circa 6,6 milioni di euro. Questo risarcimento, che sarà quantificato entro il 13 dicembre dalla Corte d'Appello dell'Aquila, rappresenta un passo importante verso la giustizia, sebbene tardivo. È un riconoscimento del dolore e della perdita subiti dalle famiglie delle vittime, un atto dovuto che non può cancellare il passato, ma che può contribuire a sanare le ferite.
LA LEZIONE DELLA STORIA: NON DIMENTICARE
La commemorazione dell'eccidio dei Limmari non è solo un momento di ricordo, ma un invito a riflettere su quanto accaduto e a trarre insegnamenti per il futuro. La presenza di Virgilia Macerelli, superstite di quell'orrore, è un potente richiamo alla realtà di quei giorni. La sua testimonianza è un ponte tra passato e presente, un monito vivente che ci ricorda l'importanza di non dimenticare. In un mondo in cui conflitti e tensioni continuano a minacciare la pace, la memoria storica diventa uno strumento essenziale per costruire un futuro migliore.
UN IMPEGNO COLLETTIVO PER LA MEMORIA
La cerimonia a Pietransieri è stata un'occasione per ribadire l'impegno collettivo nel mantenere viva la memoria storica. Il sindaco Francesco Di Donato, il presidente della provincia dell'Aquila Angelo Caruso e il vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente hanno partecipato attivamente, dimostrando come le istituzioni possano svolgere un ruolo cruciale nel promuovere la consapevolezza storica. La deposizione di una corona sul sacrario dei Limmari è un gesto simbolico, ma potente, che sottolinea l'importanza di onorare le vittime e di educare le nuove generazioni.
UN FUTURO DI PACE: LA SFIDA DELLE NUOVE GENERAZIONI
Mentre il mondo continua a confrontarsi con le sfide della guerra e della violenza, la lezione dell'eccidio dei Limmari rimane attuale. È un richiamo alla responsabilità di ciascuno di noi nel promuovere la pace e la comprensione reciproca. Le nuove generazioni hanno il compito di raccogliere il testimone della memoria e di lavorare per un futuro in cui tragedie simili non abbiano più luogo. Solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza possiamo sperare di costruire un mondo più giusto e pacifico.
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