La tradizione che si rinnova
01.01.2025 - 13:45
Tra i partecipanti, non mancano i travestimenti che aggiungono un tocco di colore e ironia all'evento. L'uomo ragno, ormai una presenza fissa, e chi indossa la maglietta di Superman, sembrano voler ribadire che i limiti qui non esistono. Anche i bambini e i ragazzi si tuffano con entusiasmo, spesso ritornando in acqua dopo il bagno collettivo. E se la presenza femminile è ancora minoritaria, cresce di anno in anno, con donne come Luisa, 33enne termolese, che partecipano per il piacere di fare qualcosa di non consueto e per l'amore per il mare.
Cosa spinge decine di persone a sfidare il freddo pungente del primo gennaio per tuffarsi nelle acque gelide dell'Adriatico? È una domanda che molti si pongono osservando la crescente partecipazione al tuffo di Capodanno a Termoli, una tradizione che da 15 anni unisce coraggio, follia e un forte senso di comunità.
L'ALBA DI UNA TRADIZIONE: DALLE ORIGINI AL PATROCINIO COMUNALE
Era il lontano 2010 quando Pasqualino Di Vito e Nicola Catenaro, due amici termolesi, decisero di dare vita a quello che sembrava un semplice gioco tra pochi intimi: un tuffo in mare il primo giorno dell'anno. "Che fai domani? Mi vado a fare un tuffo al mare", fu la frase che innescò una tradizione che oggi, 1 gennaio 2025, è diventata un appuntamento imperdibile per molti. Da un piccolo gruppo di amici, l'evento è cresciuto fino a diventare un'attrazione che attira persone da tutta la regione e oltre, tanto da ottenere il patrocinio del Comune di Termoli, con la presenza del vicesindaco Michele Barile a testimoniare l'importanza acquisita nel tempo.
UN APPUNTAMENTO CON IL CORAGGIO: IL TUFFO DI CAPODANNO
Il cielo velato e l'umidità non hanno dissuaso i tanti che, anche quest'anno, si sono presentati in spiaggia tra i lidi La Lampara e Stella Marina. Alle 12 in punto, quasi come un segno del destino, il sole ha fatto capolino, illuminando il momento del tuffo collettivo. Un evento che non conosce limiti di età né di provenienza: dai veterani ai nuovi arrivati, dai termolesi ai visitatori da fuori regione, tutti uniti da un comune desiderio di sfidare il freddo e iniziare l'anno con un gesto simbolico di rinascita e vitalità.
UN EVENTO PER TUTTI: DAI SUPEREROI AI BAMBINI
Tra i partecipanti, non mancano i travestimenti che aggiungono un tocco di colore e ironia all'evento. L'uomo ragno, ormai una presenza fissa, e chi indossa la maglietta di Superman, sembrano voler ribadire che i limiti qui non esistono. Anche i bambini e i ragazzi si tuffano con entusiasmo, spesso ritornando in acqua dopo il bagno collettivo. E se la presenza femminile è ancora minoritaria, cresce di anno in anno, con donne come Luisa, 33enne termolese, che partecipano per il piacere di fare qualcosa di non consueto e per l'amore per il mare.
UN RITO DI PASSAGGIO: BRINDISI E PANETTONE SULLA SPIAGGIA
Dopo il tuffo, la festa continua sulla battigia con brindisi e panettone, un modo per celebrare l'inizio del nuovo anno con slancio e entusiasmo. "Lo consigliamo a tutti", dicono i partecipanti, sottolineando come il freddo, dopo un po', non si senta più, sostituito dal calore della condivisione e della gioia di vivere un'esperienza unica.
UN FENOMENO SOCIALE: IL TUFFO DI CAPODANNO COME METAFORA DI VITA
Ma perché questo evento attira così tante persone? Forse perché rappresenta una metafora della vita stessa: un tuffo nell'ignoto, un gesto di coraggio che ci ricorda che, a volte, per andare avanti bisogna affrontare le proprie paure. È un modo per iniziare l'anno con una sfida, un atto di ribellione contro il freddo e la routine, un momento di pura libertà che unisce persone di ogni età e provenienza in un abbraccio collettivo con il mare.
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