Il caso
22.01.2025 - 14:36
All'appello hanno risposto solo tre camici bianchi, tutti specialisti in Pediatria di cui uno in pensione. Ai professionisti verrà riconosciuto un compenso orario lordo pari a 80 euro, comprensivo di qualsivoglia onere e di eventuali spese di trasferta.
Una decina di medici in pensione hanno, invece, dato la propria disponibilità a lavorare presso l'ospedale Caracciolo di Agnone (Isernia) per fronteggiare la crisi di personale e riattivare servizi essenziali. Lo ha reso noto l'assessore regionale e vicepresidente della Giunta Andrea Di Lucente, dopo un incontro presso il nosocomio altomolisano con il direttore generale dell'Asrem Gianni Di Santo, il direttore sanitario Bruno Carabellese e il sindaco di Agnone, Daniele Saia. "I medici in quiescenza hanno offerto la propria collaborazione per sopperire alle carenze nel reparto di Medicina e al Pronto soccorso, ma anche per contribuire all'attivazione di ulteriori servizi importanti, come la Tac con mezzo di contrasto due giorni a settimana e gli ambulatori di cardiologia, ginecologia e ortopedia", ha dichiarato Di Lucente. Inoltre, l'assessore ha annunciato un sopralluogo previsto per venerdì prossimo, insieme a tecnici dell'Asrem, per valutare la riapertura delle sale operatorie per attività di day surgery ed esami endoscopici. L'obiettivo è migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e abbattere le liste di attesa nella struttura altomolisana. "Continueremo a lavorare insieme al presidente Francesco Roberti per garantire una sanità migliore alla comunità dell'Alto Molise", ha concluso Di Lucente.
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