Il caso di cronaca
19.06.2025 - 13:44
Antonietta Aniello, madre di Sonia Di Pinto, è delusa dalla sentenza: Non posso dirmi soddisfatta, mi aspettavo l’ergastolo. Mia figlia è stata ammazzata, non c’è nulla che possa riparare a questo dolore”.
"Non posso dirmi soddisfatta, mi aspettavo l’ergastolo. Mia figlia è stata ammazzata, non c’è nulla che possa riparare a questo dolore”. Così Antonietta Aniello, madre di Sonia Di Pinto, commenta la sentenza pronunciata questa mattina dalla Corte d’Assise del Lussemburgo, che ha condannato a 30 anni di reclusione i responsabili dell’omicidio della figlia, avvenuto tre anni fa durante una rapina nel ristorante 'Vapiano' di Kirchberg, dove lavorava. Sonia Di Pinto, 46 anni, originaria di Petacciato (Campobasso), venne uccisa il 17 aprile 2022 mentre si trovava alla cassa del locale. Due uomini, ritenuti esecutori materiali del delitto e un complice sono stati riconosciuti colpevoli. La sentenza arriva al termine di un processo molto seguito, che ha riportato all’attenzione pubblica il dramma vissuto dalla famiglia."La cosa che mi ha resa solo un po’ meno scoraggiata – aggiunge Aniello – è che il tribunale ha riconosciuto il legame tra la morte di mio marito e quella brutale di nostra figlia. Si è ammalato dopo quel giorno terribile, non ha retto al dolore e se n’è andato anche lui. È stato come se l’avessero ucciso una seconda volta”. Un riconoscimento che, seppur tardivo, rappresenta per la famiglia un punto fermo nella lunga battaglia per la giustizia. La donna, che in questi giorni si trova in Italia ma non in Molise, ha appreso della decisione del tribunale direttamente dal legale che la rappresenta in aula e che l’ha contattata subito dopo la lettura del dispositivo. Durante il processo, aperto nei mesi scorsi, ha visto per la prima volta in faccia gli imputati: un momento che ha definito “sconvolgente e doloroso”. Il caso aveva scosso profondamente la comunità italiana in Lussemburgo e in Molise.
edizione digitale
Autorizzazione Tribunale di Campobasso n. 18/10 del 25/08/2010. Direttore responsabile: Antonio Blasotta. Luogo di pubblicazione: Campobasso. Mail: redazione@ilnuovomolise.it Tel. 392.9700990