Il successo della manifestazione
26.07.2025 - 20:34
«Non posso salutare chi non c'è. Non posso salutare il sindaco di Termoli, perché non lo vedo. Non è venuto, perché ha detto che questo è un Pride non silenzioso. Ma noi non siamo un corteo funebre, siamo un corteo rumoroso e vogliamo far sentire la nostra voce da questo bellissimo lungomare», ha detto la foggiana Vladimir Luxuria, attivista e madrina del Molise Pride. Termoli, pur concedendo l'utilizzo degli spazi pubblici, ha deciso di non concedere il patrocinio alla manifestazione.
La scelta di non concedere il parocinio del Comune di Termoli all'evento, ha attirato al sindaco di centrodestra Balice critiche e polemiche politiche, in contrasto con l'adesione ufficiale di altre istituzioni come l'amministrazione comunale di Campobasso, la Provincia di Isernia e diversi comuni molisani, tra cui Agnone, Riccia, Casacalenda, Castel San Vincenzo e Capracotta. Presente alla manifestazione anche la sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte. Tra gli ospiti principali della manifestazione, Nichi Vendola, fondatore di Arcigay ed ex presidente della Regione Puglia, Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, Simona Boo, cantante e voce dei 99 Posse, e Pierfrancesco Citriniti, autore e volto di Propaganda Live. Il Pride 2025 ha scelto di porre al centro il ricordo dei confinati omosessuali sull'isola di San Domino durante il regime fascista, con un percorso simbolico che termina proprio in prossimità della rotonda che guarda verso le Tremiti.
"Non abbiamo una legge sul matrimonio egualitario, sulle famiglie arcobaleno, sull'omotransfobia. Questo mi dispiace molto, su questo davvero mi dispiace non sentirmi orgogliosa di essere italiana". Così l'ex parlamentare Vladimir Luxuria arrivata ieri a Termoli per partecipare prima alla conferenza sul confino degli omosessuali alle Isole Tremiti durante il periodo fascista, poi al Molise Pride in programma oggi sul lungomare della città molisana. Al convegno "Silenzio infranto - Voci riemerse | San Domino e l'orgoglio ritrovato", svoltosi nel lido Cala Sveva, sono intervenuti - oltre a Luxuria - anche Nichi Vendola, Gabriele Piazzoni, Marilena Grassadonia e Mario Furore. Francesco Angeli, consigliere di Arcigay e tra i fondatori di Molise Pride, ha portato i saluti di Silvia Jacovitti, figlia del fumettista Benito e sostenitrice della parata. "Sono stata al primo Molise Pride a Campobasso, ma questo di Termoli mi emoziona tantissimo - ha detto ancora Luxuria - A 17 anni venivo qui in vacanza con la mia comitiva e mai avrei pensato che un giorno Termoli avrebbe ospitato un Pride. Termoli, come città di mare, dovrebbe avere nel Dna la vocazione all'ospitalità mediterranea e credo sia pronta ad ospitare questo Pride che è colorato, pacifico e rumoroso. C'è tanta gente che sta venendo da tante parti d'Italia, quindi è anche un'occasione per far conoscere questa bella città".
"Termoli è bellissima oggi.I Pride cambiano le città, e Termoli la stiamo cambiando". Lo ha dichiarato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, durante il suo intervento."Questa è la miglior risposta a chi ci vuole mettere paura - ha aggiunto -. Non si torna più indietro". Piazzoni ha parlato delle discriminazioni che colpiscono le persone Lgbtq+ sul lavoro e nelle famiglie, sottolineando come il cammino verso l'uguaglianza sia ancora incompleto: "Non saremmo un Paese civile se accettiamo che c'è chi ha paura anche solo di entrare a scuola per come si sente o per chi è"."Essere qui - ha concluso - significa esserci anche per chi oggi non ha voce, per chi è costretto a nascondersi, per chi subisce bullismo e isolamento. La nostra presenza serve anche a loro".
Marialuisa Forte, sindaca di Campobasso, è salita sul camion del Molise Pride 2025 tra gli applausi, accolta da Francesco Angeli di Arcigay che l'ha presentata come "la sindaca dei diritti". Indossando un abito colorato e una collana di fiori arcobaleno, Forte ha rivolto un saluto alla piazza e ha annunciato: "Termoli oggi è bellissima, ma l'anno prossimo vi aspetto tutti a Campobasso per una festa altrettanto bella".L'edizione 2026 del Molise Pride si terrà dunque nel capoluogo di regione, che anche quest'anno ha concesso il patrocinio ufficiale alla manifestazione.
LA SOLIDARIETA' ALLE VITTIME DEL GENOCIDIO A GAZA
"Non possiamo festeggiare davvero se nel mondo c'è chi continua a morire per la propria identità, per la propria terra, per la propria dignità. Condanniamo senza esitazione il genocidio in Palestina". Così Luce Visco, attivista queer, presidente di Arcigay Molise, dal palco del Molise Pride 2025 a Termoli, mentre è stata issata e sventola la bandiera palestinese. "Oggi, mentre celebriamo i diritti e la libertà, dobbiamo ricordare che l'orrore che il popolo palestinese sta subendo riguarda anche noi. Non possiamo dirci libere finché qualcuno viene massacrato sotto le bombe che parlano la lingua dell'occupazione. La lotta per i diritti non ha confini: o è collettiva o non è", ha detto Visco, tra gli interventi più applauditi della giornata. "A chi ha paura della mia libertà, rispondo che la mia voce non si abbassa, il mio corpo non chiede il permesso. Io sono mia. Della mia vita farò una bandiera che brillerà nella notte nera", ha dichiarato Visco. Che poi ha aggiunto: "Chiunque può essere ciò che sente davvero di essere. In questo spazio il corpo non è più una gabbia, è una rivolta. Il nostro desiderio non è patologizzato, la nostra bellezza non è una concessione". Visco ha rivolto un pensiero "alle sorelle trans che vengono costrette a fare le sex worker, o che per fare le avvocate, le docenti, le ricercatrici devono lottare il doppio per essere prese sul serio. Alle donne trans licenziate, violentate, o addirittura uccise solo per la loro identità. La nostra esistenza è un atto politico, il nostro corpo è rivoluzione". Un passaggio è stato dedicato da Luce Visco a chi ha sofferto in silenzio: "Scusami sorella, se non ti ho vista, se non ci sono stata. A chi mi ha voluta più piccola, più composta, meno libera: la mia libertà non è in vendita. La mia voce non chiede permesso".
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