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L'appello

Genocidio Gaza: sulla relazione del prof. Daniele (UniMol), 1.200 scienziati Cern chiedono di rivedere i rapporti con Israele

La richiesta si basa su un'analisi approfondita delle implicazioni legali ed etiche della cooperazione con Israele, condotta da Alessandra Annoni (Università di Ferrara) e Luigi Daniele (Università del Molise)

Genocidio Gaza: sulla relazione del prof. Daniele (UniMol), 1.200 scienziati Cern chiedono di rivedere i rapporti con Israele

Il prof. Luigi Daniele (UniMol)

Tra i firmatari del documento si contano oltre 850 collaboratori del CERN e più di 350 accademici ed esperti esterni provenienti da istituti scientifici e università di tutto il mondo.

Sale a oltre 1.200 il numero delle persone legate al CERN di Ginevra, organizzazione europea per la ricerca nucleare, e al mondo accademico, che hanno sottoscritto una petizione rivolta al direttore generale e al Consiglio del CERN, chiedendo il riesame delle relazioni istituzionali del laboratorio con Israele, alla luce del Codice di Condotta interno e del diritto internazionale. Tra i firmatari del documento si contano oltre 850 collaboratori del CERN e più di 350 accademici ed esperti esterni provenienti da istituti scientifici e università di tutto il mondo. La petizione, accompagnata da un parere legale, è stata inviata formalmente il 13 agosto alla Direzione e al Consiglio del CERN, con la richiesta che il tema venga inserito all'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio che si terrà tra il 2 e il 26 settembre. La richiesta si basa su un'analisi approfondita delle implicazioni legali ed etiche della cooperazione con Israele, condotta da Alessandra Annoni (Università di Ferrara) e Luigi Daniele (Università del Molise). L'analisi esamina gli obblighi del CERN secondo il diritto internazionale e il proprio Codice di Condotta, sollevando interrogativi sulla compatibilità della collaborazione in atto con questi standard. II gruppo di collaboratori del CERN promotori dell'iniziativa ha dichiarato: "Come membri della comunità scientifica globale, riteniamo che il CERN, in quanto organizzazione internazionale impegnata nella promozione della pace e della cooperazione tra i popoli, debba garantire che le sue relazioni istituzionali siano coerenti con i propri valori fondamentali e con il diritto internazionale". La Risoluzione CERN/3626, adottata dal Consiglio dell'Ente in risposta all'invasione Russa dell'Ucraina, sancisce che "l'aggressione di un Paese da parte di un altro è contraria ai valori su cui si fonda l'Organizzazione". Pertanto, secondo i promotori "questo principio deve essere rispettato con ancora più urgenza, alla luce dell'aggressione perpetrata da Israele, Stato riconosciuto dalla Corte Internazionale di Giustizia come potenza occupante in violazione del diritto internazionale. Esprimiamo pertanto fiducia in una risposta da parte degli organi direttivi del CERN, ribadendo l'importanza di un approccio etico e trasparente alle collaborazioni scientifiche internazionali".

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