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Il caso

La GRIM chiude i rubinetti a Montaquila

Una misura che tocca famiglie e attività nel periodo delle feste e rivela, per l'ennesima volta, l'incapacità della società di gestione delle risorse idriche di governare la rete territoriale di distribuzione dell'acqua

Montaquila, stop notturno all’acqua dal 23 al 31 dicembre: serbatoi Pineta e Colle Martino sotto stress

Il calendario è definito: - fasce di sospensione: dalle 23:00 alle 06:00; - periodo: notti tra il 23 e il 31 dicembre 2025; - dettaglio: stop tra il 23 e il 24, 24-25, 25-26, 26-27, 27-28, 28-29, 29-30 e 30-31 dicembre.

Un Natale con i rubinetti chiusi, anche se solo di notte, è un’immagine che colpisce. Precauzione o nuovo normale in un’Italia sempre più assetata? A Montaquila, comune del Molise, la società di gestione GRIM ha annunciato una sospensione programmata dell’erogazione idrica per preservare i livelli dei serbatoi Pineta e Colle Martino. Una misura che tocca famiglie e attività nel periodo delle feste e che, al tempo stesso, apre una riflessione più ampia: quanto sono fragili le nostre reti idriche e quali strumenti abbiamo per proteggerle?

IL PROVVEDIMENTO: CALENDARIO E ORARI DELLO STOP IDRICO
La comunicazione di GRIM è chiara: a causa del minore apporto idrico e del maggiore assorbimento delle reti registrato nel fine settimana appena trascorso, si rende necessario interrompere l’erogazione dell’acqua nelle ore notturne per riportare i serbatoi a livelli ottimali. Il calendario è definito: - fasce di sospensione: dalle 23:00 alle 06:00; - periodo: notti tra il 23 e il 31 dicembre 2025; - dettaglio: stop tra il 23 e il 24, 24-25, 25-26, 26-27, 27-28, 28-29, 29-30 e 30-31 dicembre. Non si tratta di un blackout idrico totale, ma di una misura mirata alle ore di minor consumo per attenuare l’impatto sulle abitudini quotidiane, pur garantendo un recupero delle scorte. È come ricaricare una batteria durante la notte per avere energia sufficiente durante il giorno.

# SERBATOI PINETA E COLLE MARTINO: PERCHÉ SONO CENTRALI
Pineta e Colle Martino sono i due snodi cruciali dell’accumulo per il territorio servito. Quando l’afflusso alle sorgenti cala e il prelievo cresce — come spesso accade tra weekend e festività — i livelli scendono. Se non si interviene, il rischio è quello di un calo di pressione diffuso o di interruzioni non controllate anche nelle ore diurne. La programmazione notturna consente invece di stabilizzare il sistema: una soluzione ordinata a un problema che, se ignorato, può diventare caotico.

# CACCIA ALLE PERDITE: DALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA ALLA STRATEGIA
La sospensione sarà accompagnata da una campagna di ricerca perdite sulle reti idriche cittadine. È una scelta che suggerisce un passaggio da una gestione reattiva alla prevenzione: cercare e ridurre le dispersioni non è solo un dovere tecnico, è il primo moltiplicatore di “nuova acqua” disponibile senza nuove captazioni. In molte aree del Paese, la quota di acqua che non arriva ai rubinetti per via di rotture o allacci irregolari è significativa: ogni perdita individuata è un rubinetto “ritrovato”.

## COME SI CERCANO LE PERDITE
Senza entrare nei dettagli operativi, la cassetta degli attrezzi è ormai consolidata: distrettualizzazione delle reti, ascolto acustico, data logger di pressione e portata, telecontrollo per intercettare anomalie. Le interruzioni notturne aiutano proprio qui: abbassando i flussi si riduce il rumore di fondo e si rendono più visibili le differenze tra distretti, facilitando la diagnosi.

### COSA POSSONO FARE I CITTADINI
GRIM invita chi è servito dai serbatoi Pineta e Colle Martino ad adottare precauzioni nelle ore di sospensione. Alcuni accorgimenti pratici: - riempire in anticipo contenitori per gli usi essenziali (cucina, igiene personale); - programmare lavatrici e lavastoviglie al di fuori delle 23:00-06:00; - chiudere bene i rubinetti per evitare rientri d’aria e controllare eventuali perdite domestiche (cassette WC che gocciolano, miscelatori difettosi); - prestare attenzione al ritorno dell’acqua al mattino: lasciar scorrere qualche secondo prima dell’uso per eliminare eventuale torbidità. Piccoli gesti che, sommati, alleggeriscono il sistema e aiutano la rete a ritrovare equilibrio.

IL QUADRO PIÙ AMPIO: TRA SICCITÀ, CONSUMI E INFRASTRUTTURE
Le notti di Montaquila non si spiegano solo con l’urgenza del momento. L’Italia vive una fase di crescente variabilità climatica, alternando precipitazioni intense a periodi prolungati di scarse piogge. In parallelo, una parte della rete idrica è datata, con tratti che richiedono sostituzione o risanamento. Il risultato? Una pressione strutturale sul servizio, soprattutto nei comuni più piccoli, dove il bilancio tra disponibilità e domanda è più sensibile. La domanda retorica è inevitabile: possiamo continuare a contare su “riserve invisibili” che non sempre ci sono? La risposta passa da tre linee d’azione: riduzione delle perdite, gestione della domanda (anche con campagne di uso responsabile) e diversificazione delle fonti dove possibile, inclusi piccoli accumuli e riusi compatibili con la tutela ambientale.

## NOTTE COME LABORATORIO DI SOSTENIBILITÀ
Non è un paradosso: la sospensione notturna, se ben pianificata e temporanea, diventa un laboratorio. Quanto si recupera a serbatoio? Dove crollano le portate in modo anomalo? Quali distretti rispondono peggio? Dalle risposte si costruiscono piani robusti, con cronoprogrammi e obiettivi misurabili. È qui che si misura la qualità del servizio: nella trasparenza dei dati e nella capacità di spiegare scelte impopolari quando servono.

SERVIZIO E FIDUCIA: LA COMUNICAZIONE COME INFRASTRUTTURA
In tempi di scarsità percepita, la fiducia è un’infrastruttura tanto quanto le tubazioni. GRIM, nel ringraziare l’utenza per la collaborazione, apre una strada utile: spiegare, con anticipo e in modo puntuale, orari, ragioni e benefici attesi. È questo che trasforma un sacrificio temporaneo in un investimento condiviso. Aggiornamenti frequenti, canali digitali e risposte rapide alle segnalazioni (soprattutto sulle perdite segnalate dai residenti) sono parte integrante della soluzione.

# LE DOMANDE CHE RESTANO SUL TAVOLO
- Il ripristino dei livelli dei serbatoi Pineta e Colle Martino sarà sufficiente a scongiurare altri stop nei giorni successivi alle feste? - La campagna di ricerca perdite avrà una prosecuzione strutturale con interventi prioritari e tempi chiari? - Come verranno misurati e comunicati i risultati (acqua recuperata, rotture riparate, miglioramento della pressione)? - Quale ruolo potranno avere gli utenti nell’individuare criticità, attraverso segnalazioni e buone pratiche di consumo? Domande che non cercano colpe, ma responsabilità condivise. Perché l’acqua, bene vitale, è anche un patto: tra gestori e cittadini, tra territori e futuro. E Montaquila, in queste notti di dicembre 2025, ci ricorda che la gestione attenta non è un optional, ma la condizione per tenere aperta, domani, la promessa del rubinetto.

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