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Il caso

Il Molise, una regione in pronto soccorso senza medici sulle ambulanze

A partire dal 1° giugno, le postazioni del 118 nei comuni di Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia sono demedicalizzate, ovvero potranno contare solo su un autista e un infermiere soccorritore, senza la presenza di un medico.

Ambulanze senza medici: un rischio per la salute pubblica?

La stessa sorte toccherà alla postazione di Riccia, che dovrà cedere il medico di turno per coprire la postazione di Sant’Elia a Pianisi, già demedicalizzata da tempo. Questa decisione, confermata dal 118 Molise, è stata presa in un contesto di grave carenza di medici: su una pianta organica di circa 96 camici bianchi, ne mancano una cinquantina.

Cosa succede quando un'ambulanza arriva senza un medico a bordo? È una domanda che si pongono con crescente preoccupazione i cittadini di Riccia, Montenero di Bisaccia e Santa Croce di Magliano, tre comuni molisani che si trovano al centro di una controversia sanitaria. La decisione di rimuovere i medici dalle postazioni del 118 ha scatenato una serie di reazioni, culminate nelle proteste dei sindaci locali. Ma quali sono le implicazioni di questa scelta? E quali soluzioni possono essere adottate per garantire la sicurezza sanitaria dei cittadini?

LA DECISIONE CONTROVERSA
A partire dal 1° giugno, le postazioni del 118 nei comuni di Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia saranno demedicalizzate, ovvero potranno contare solo su un autista e un infermiere soccorritore, senza la presenza di un medico. La stessa sorte toccherà alla postazione di Riccia, che dovrà cedere il medico di turno per coprire la postazione di Sant’Elia a Pianisi, già demedicalizzata da tempo. Questa decisione, confermata dal 118 Molise, è stata presa in un contesto di grave carenza di medici: su una pianta organica di circa 96 camici bianchi, ne mancano una cinquantina.

LE REAZIONI DEI SINDACI
Il sindaco di Riccia, Pietro Testa, ha espresso profonda preoccupazione e ferma opposizione al declassamento delle postazioni del 118. "La situazione comporterà un grave rischio per la salute dei cittadini dei tre comuni e di quelli limitrofi che dipendono dai servizi di emergenza del 118 con medico a bordo," ha dichiarato Testa. In risposta alla decisione, Testa ha avviato contatti con i sindaci di Montenero di Bisaccia e Santa Croce di Magliano, concordando sulla necessità di agire con urgenza.

LA MANCANZA DI COMUNICAZIONE
Un altro punto critico sollevato dai sindaci è la totale assenza di comunicazione tra l'ASREM (Azienda Sanitaria Regionale del Molise) e i municipi. "Non è tollerabile che notizie tanto importanti per le nostre comunità siano apprese dalla stampa invece che attraverso un dialogo costante tra gli enti," ha aggiunto Testa. Questa mancanza di trasparenza non fa che aggravare una situazione già delicata, alimentando il senso di insicurezza tra i cittadini.

LA POLITICA DEI TAGLI SANITARI
La decisione di demedicalizzare le postazioni del 118 si inserisce in un contesto più ampio di tagli sanitari che, secondo Testa, penalizzano territori già in difficoltà. "La politica dei tagli non può continuare a penalizzare territori già in difficoltà e la tutela della salute pubblica deve tornare ad essere una priorità," ha sottolineato il sindaco di Riccia. La riduzione del personale medico non solo mette a rischio la qualità del servizio, ma potrebbe avere conseguenze drammatiche in situazioni di emergenza.

LE RICHIESTE DEI SINDACI
I sindaci di Riccia, Montenero di Bisaccia e Santa Croce di Magliano richiedono un incontro immediato con i vertici dell'ASREM e i rappresentanti del governo regionale per discutere delle conseguenze della scelta e per esigere soluzioni strutturali. "Esigeremo soluzioni non temporanee ad un problema che rischia di tramutarsi in un danno irreparabile per la sicurezza dei cittadini," ha spiegato Testa. Tra le richieste, figura un piano di intervento che garantisca la presenza costante di medici a bordo delle ambulanze del 118, assicurando un servizio sanitario efficiente e sicuro.

LA MOBILITAZIONE DELLA POPOLAZIONE
Qualora non dovessero ottenere risposte certe, esaustive ed immediate dalle autorità competenti, i sindaci sono pronti a mobilitare la popolazione per difendere il diritto fondamentale alla salute e alla sicurezza sanitaria dei cittadini. "Siamo pronti a porre in essere ogni altra azione giuridica e politica necessaria," ha concluso Testa. La mobilitazione della popolazione potrebbe rappresentare un'arma potente per fare pressione sulle autorità e ottenere le risposte necessarie.

UN PROBLEMA DI SICUREZZA SANITARIA
La demedicalizzazione delle postazioni del 118 solleva un problema di sicurezza sanitaria che non può essere ignorato. La presenza di un medico a bordo di un'ambulanza può fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni di emergenza. La carenza di medici è un problema reale, ma la soluzione non può essere quella di ridurre ulteriormente il personale medico disponibile. È necessario trovare soluzioni strutturali che garantiscano un servizio sanitario adeguato e sicuro per tutti i cittadini.

CONCLUSIONE
La situazione nei comuni di Riccia, Montenero di Bisaccia e Santa Croce di Magliano rappresenta un campanello d'allarme per l'intero sistema sanitario regionale. La sicurezza sanitaria dei cittadini deve essere una priorità assoluta e non può essere sacrificata in nome di tagli di bilancio. È fondamentale che le autorità competenti ascoltino le richieste dei sindaci e trovino soluzioni adeguate per garantire un servizio di emergenza efficiente e sicuro.

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