L'operazione
11.07.2024 - 14:00
L'operazione ha portato all'arresto di sette persone, cinque delle quali sono state sottoposte alla custodia in carcere e due agli arresti domiciliari. Inoltre, sono state effettuate perquisizioni in diverse province siciliane e nel Molise, presso abitazioni e sedi societarie nella disponibilità di 22 indagati.
UN'OPERAZIONE DI VASTA PORTATA
Palermo, Campobasso, Isernia. Questa mattina, un'operazione congiunta della Guardia di Finanza ha scosso il Molise e la Sicilia. Oltre 100 militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo e della Compagnia di Sciacca hanno eseguito due ordinanze applicative di misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L'operazione ha portato all'arresto di sette persone, cinque delle quali sono state sottoposte alla custodia in carcere e due agli arresti domiciliari. Inoltre, sono state effettuate perquisizioni in diverse province siciliane e nel Molise, presso abitazioni e sedi societarie nella disponibilità di 22 indagati.
I REATI CONTESTATI
Gli indagati sono accusati di una serie di reati gravi: associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione, illecita concorrenza aggravata dalla finalità di agevolare Cosa Nostra, scambio elettorale politico-mafioso e traffico illecito di rifiuti. Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo con l'ausilio dei colleghi della Compagnia di Sciacca, hanno permesso di ricostruire un quadro inquietante di controllo economico del territorio da parte della famiglia mafiosa di Sciacca.
LA LOTTA PER LA LEADERSHIP
Le dinamiche interne alla famiglia mafiosa di Sciacca sono state caratterizzate da una feroce competizione per il controllo del territorio, culminata alla fine del 2021 con la morte dell'anziano capofamiglia Salvatore Di Gangi. A lui è subentrato uno storico uomo d'onore, già condannato per associazione mafiosa, che ha saputo affermarsi grazie alla sua capacità di "ergersi come collettore nel settore degli appalti". Come evidenziato nei provvedimenti cautelari, "il dato complessivo che emerge è proprio la persistente capacità d’infiltrazione e di condizionamento del tessuto socio-economico del territorio da parte dell’associazione mafiosa".
INFILTRAZIONI NELL'ECONOMIA LEGALE
Le indagini hanno rivelato un penetrante potere di infiltrazione del sodalizio criminale nell'economia legale, con particolare riferimento ai settori delle costruzioni e del movimento terra. Tra il 2020 e il 2023, sono stati riscontrati numerosi casi di condizionamento di appalti pubblici, tra cui la realizzazione del depuratore, il rifacimento della rete fognaria, l'area portuale di Sciacca e l'asilo comunale di Menfi. Gli imprenditori mafiosi, sostituendosi di fatto alle società aggiudicatarie, hanno sistematicamente eluso la normativa antimafia in materia di sub-appalto mediante l’imposizione delle forniture di materie prime e il nolo a freddo di mezzi.
IL RUOLO DEL PUBBLICO UFFICIALE
Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare figura anche un pubblico ufficiale, accusato di corruzione e falso. Nel 2021, in cambio dell'esecuzione gratuita di alcuni lavori presso la propria abitazione, avrebbe agevolato una società riconducibile a uno degli imprenditori mafiosi per l'aggiudicazione dell'appalto relativo alla realizzazione dell'hub vaccinale di Sciacca. Inoltre, avrebbe attestato falsamente il possesso di una certificazione indispensabile per l'ottenimento della commessa.
IL CONDIZIONAMENTO DELLE ELEZIONI
Le attività d'indagine hanno anche rivelato il tentativo di influenzare le elezioni comunali di Sciacca del 2022. Il nuovo reggente della famiglia mafiosa avrebbe incontrato un candidato al consiglio comunale per garantirgli appoggio politico, configurando così il reato di "scambio elettorale politico-mafioso".
UN QUADRO INQUIETANTE
L'operazione di oggi mette in luce un quadro inquietante di infiltrazione mafiosa nel tessuto socio-economico del territorio. La capacità di Cosa Nostra di condizionare appalti pubblici, influenzare elezioni e corrompere funzionari pubblici rappresenta una minaccia seria e persistente. Le indagini proseguiranno per smantellare ulteriormente questa rete criminale e restituire legalità e trasparenza al territorio.
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