La crisi idrica
23.07.2024 - 13:33
La capacità totale dell'invaso è di 333 milioni, 250 milioni quella utilizzabile, mentre il 'volume morto' è fissato a 40 milioni di metri cubi. Il lago di Occhito è un grande invaso artificiale al confine tra Molise e Puglia creato con uno sbarramento sul fiume Fortore e ha una lunghezza di circa 12 km
I livello dell'acqua del lago di Occhito, invaso artificiale al confine tra Molise e Puglia, continua a scendere. Il 5 luglio scorso la disponibilità idrica era di quasi 110 milioni di metri cubi, mentre oggi, in base alla rilevazione effettuata dal Consorzio per la bonifica della Capitanata di Foggia, è di 79 milioni. Il 23 luglio 2023 era 199 milioni. La capacità totale dell'invaso è di 333 milioni, 250 milioni quella utilizzabile, mentre il 'volume morto' è fissato a 40 milioni di metri cubi. Il lago di Occhito è un grande invaso artificiale creato con uno sbarramento sul fiume Fortore e ha una lunghezza di circa 12 km.
LE SORGENTI DEL MATESE: UN'ALTRA VITTIMA DELLA CRISI
Non sono solo gli invasi a soffrire. Le sorgenti del Matese, una delle principali fonti d'acqua della regione, hanno visto la loro portata dimezzarsi, passando da 3500 litri al secondo dello scorso anno a soli 1700 litri al secondo. Questo drastico calo mette in evidenza la gravità della situazione e la necessità di interventi urgenti.
LA DOMANDA ECCESSIVA E LA DISPERSIONE: FATTORI AGGRAVANTI
La crisi idrica è esacerbata da una domanda eccessiva d'acqua, proveniente in gran parte dalla Campania, alla quale il Molise cede una quota significativa. Già a metà giugno, l'Azienda Speciale Molise Acque ha avvisato le prefetture di Avellino e Caserta della necessità di regolazioni per limitare lo svuotamento dei serbatoi. A questa pressione si aggiungono frequenti guasti agli impianti, come accaduto recentemente a Guglionesi, dove le pompe di sollevamento gestite da Enel sono andate in tilt, causando lo svuotamento del serbatoio comunale.
IL RUOLO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Il cambiamento climatico sta giocando un ruolo fondamentale in questa crisi. La mancanza di precipitazioni sta portando a una scarsità d'acqua preoccupante, con conseguenze gravi per l'agricoltura, le risorse idriche e la vita quotidiana dei cittadini molisani. "È essenziale adottare misure di contenimento immediate per evitare ulteriori danni e garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche," ha affermato Sabatini.
QUALI SOLUZIONI PER IL FUTURO?
La crisi idrica in Molise richiede interventi strutturali e immediati. Tra le possibili soluzioni, vi è la necessità di migliorare l'efficienza degli impianti di distribuzione dell'acqua, riducendo le perdite e ottimizzando l'uso delle risorse disponibili. Inoltre, è fondamentale investire in tecnologie innovative per la raccolta e il riutilizzo delle acque piovane, nonché promuovere pratiche agricole sostenibili che riducano il consumo idrico.
LA CONSAPEVOLEZZA E L'AZIONE COLLETTIVA
La crisi idrica in Molise non è solo una questione tecnica, ma richiede anche un cambiamento culturale. È necessario sensibilizzare la popolazione sull'importanza di un uso responsabile dell'acqua e promuovere comportamenti virtuosi che possano contribuire a mitigare gli effetti della siccità. Solo attraverso un'azione collettiva e coordinata sarà possibile affrontare questa emergenza e garantire un futuro sostenibile per la regione.
UN APPELLO ALLA POLITICA
Infine, è indispensabile che le istituzioni a tutti i livelli, dal locale al nazionale, prendano coscienza della gravità della situazione e adottino politiche efficaci per la gestione delle risorse idriche. La crisi idrica in Molise è un campanello d'allarme che non può essere ignorato. È tempo di agire, con decisione e lungimiranza, per proteggere una risorsa vitale come l'acqua e garantire il benessere delle future generazioni.
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