Il sostegno del Mur
09.01.2025 - 12:03
All'Università degli studi di Foggia sono stati assegnati 335.429,77 euro in qualità di capofila del partenariato. All'Università di Verona 323.354,30 euro, alla Libera Università di Bolzano 254.255,77 euro, all'Università europea di Roma 285.115,30 euro, all'Università degli studi del Molise 146.918,24 euro, al Conservatorio di Musica di Foggia 127.463,31 euro e al Conservatorio di Musica di Verona 127.463,31 euro.
Il ministero dell'Università e della Ricerca (Mur) ha stanziato un milione e 600mila euro nell'ambito dell'Avviso pro-ben 2024 per promuovere progetti relativi al benessere psicologico degli studenti. Le risorse sono destinate ad un partenariato di atenei il cui capofila è l'Università degli studi di Foggia. Lo rende noto il Mur. I fondi nazionali dell'Avviso pro-ben 2024 ammontano a 20.067.329,50 euro che si aggiungono ai 35 milioni del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) per promuovere iniziative a favore dell'inclusione degli studenti, con riferimento in particolare all'attivazione o al potenziamento di servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza. I finanziamenti mirano a consolidare la promozione di pratiche, modelli, servizi e strumenti per un'adeguata risposta a condizioni di fragilita' emotiva, disagio psicologico e a favorire il contrasto alle dipendenze. Le risorse, in particolare, puntano a consentire il proseguimento delle attivita' virtuose gia' pianificate, cosi' da potenziare gli effetti ed impatti nel medio e lungo periodo.
Nello specifico i fondi sono cosi' ripartiti: all'Università degli studi di Foggia sono stati assegnati 335.429,77 euro in qualita' di capofila del partenariato. All'Università di Verona 323.354,30 euro, alla Libera Università di Bolzano 254.255,77 euro, all'Universita' europea di Roma 285.115,30 euro, all'Universita' degli studi del Molise 146.918,24 euro, al Conservatorio di Musica di Foggia 127.463,31 euro e al Conservatorio di Musica di Verona 127.463,31 euro. "Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso tra gli studenti, un fenomeno che non può e non deve essere ignorato," afferma Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca. "Le fragilità dei giovani, accentuate dal periodo pandemico, richiedono attenzione e risposte concrete. Non possiamo permettere che gli studenti siano schiacciati dagli errori, che fanno parte di qualsiasi percorso formativo. La storia della scienza ci insegna che anche gli sbagli possono essere terreno fertile per intuizioni straordinarie", aggiunge.
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