L'evento culturale
30.05.2024 - 14:31
Il rapporto tra Lesina e Larino affonda le sue radici nella metà del IX secolo, quando i lesinesi e i lucerini, attratti dai "prodigi e miracoli" attribuiti ai santi martiri larinesi, trafugarono i resti mortali di San Primiano e San Firmiano, traslandoli a Lesina. Da allora, i due martiri sono stati proclamati patroni principali della città lacuale, e in loro onore è stato eretto un tempio che ha ospitato la cattedra dei vescovi di Lesina fino alla metà del XVI secolo.
UN EVENTO DI GRANDE RILIEVO STORICO E CULTURALE
Sabato 1° giugno, la città lacuale di Lesina sarà teatro di un evento di grande rilevanza storica e culturale: la presentazione delle "Note inedite sui santi martiri larinesi" di Giuseppe Mammarella, direttore dell'Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino. La cerimonia si terrà presso l'auditorium civico di via M. Biscotti, nella suggestiva zona del lungolago di Levante, e vedrà la partecipazione di numerose personalità di spicco, tra cui il sindaco di Lesina Primiano Leonardo Di Mauro, l'assessore alla cultura Alessandra Marta Matarante, e il parroco Don Luca Di Domenico.
UN LEGAME CHE ATTRAVERSA I SECOLI
Il rapporto tra Lesina e Larino affonda le sue radici nella metà del IX secolo, quando i lesinesi e i lucerini, attratti dai "prodigi e miracoli" attribuiti ai santi martiri larinesi, trafugarono i resti mortali di San Primiano e San Firmiano, traslandoli a Lesina. Da allora, i due martiri sono stati proclamati patroni principali della città lacuale, e in loro onore è stato eretto un tempio che ha ospitato la cattedra dei vescovi di Lesina fino alla metà del XVI secolo.
CELEBRAZIONI E GEMELLAGGI SPIRITUALI
Il legame tra le due comunità è stato ulteriormente rafforzato dalle celebrazioni del XVII centenario del martirio dei santi larinesi. Il 25 aprile 2004, la comunità di Lesina, guidata dall'amministrazione comunale e dal vescovo di San Severo Mons. Michele Seccia, si è recata in pellegrinaggio a Larino, portando con sé l'artistico simulacro di San Primiano, opera del noto artista Giacomo Colombo. Nonostante la pioggia torrenziale, l'incontro tra le autorità delle due città e lo scambio di doni si è svolto nella basilica di Larino, suggellando un gemellaggio spirituale che ha trovato il suo completamento il 5 maggio dell'anno successivo, quando i larinesi, guidati dal vescovo Mons. Tommaso Valentinetti, hanno ricambiato la visita a Lesina.
LA TRASLAZIONE DELLE SACRE SPOGLIE
Un evento cruciale nella storia di Lesina è stato il maremoto della seconda metà del XVI secolo, che ha portato alla distruzione della città. In seguito a questo disastro, i governatori della Santa Casa dell'Annunziata di Napoli, feudataria del luogo, hanno disposto nel 1598 il recupero e la traslazione delle sacre spoglie dei santi martiri larinesi nell'omonimo tempio partenopeo, dove sono tuttora custodite. Questo episodio ha segnato un momento di grande importanza nella storia religiosa e culturale di Lesina, consolidando ulteriormente il legame con Larino.
LA PRESENTAZIONE DELLE "NOTE INEDITE"
La presentazione delle "Note inedite sui santi martiri larinesi" di Giuseppe Mammarella rappresenta un'occasione unica per riscoprire e valorizzare questo legame millenario. L'evento, organizzato dal Comune di Lesina, dalla locale parrocchia dell'Annunziata e dal "Centro Studi per il Medioevo di Capitanata e Mezzogiorno d'Italia", vedrà la partecipazione di numerosi relatori, tra cui Salvatore Primiano Cavallo, noto studioso di storia lesinese, che terrà la relazione principale. L'autore, Giuseppe Mammarella, concluderà la cerimonia illustrando le motivazioni che lo hanno spinto a realizzare questo lavoro, particolarmente legato alla bella località pugliese.
UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE
La storia dei santi martiri larinesi e il loro legame con Lesina rappresentano un patrimonio di inestimabile valore, che merita di essere conosciuto e valorizzato. La presentazione delle "Note inedite" di Mammarella offre l'opportunità di approfondire la conoscenza di questi eventi storici e di riflettere sull'importanza della fede e della tradizione nella costruzione dell'identità culturale di una comunità. In un'epoca in cui il senso di appartenenza e la memoria storica sono spesso messi in discussione, iniziative come questa assumono un significato ancora più rilevante, contribuendo a mantenere vivo il legame con il passato e a trasmettere alle future generazioni i valori e le tradizioni che hanno plasmato la nostra storia.
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