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L'iniziativa

Dal 5 luglio in Abruzzo e Molise saldi chi può: a Campobasso parcheggi gratis, i consigli di Confcommercio e Confesercenti

Dureranno 60 giorni per terminare all'inizio di settembre, previsto un giro d'affari da oltre 3miliardi in Italia. Per l'occasione l'amministrazione comunale di Campobasso ha annunciato che sabato 5 luglio la sosta delle auto sarà gratuita in tutta la città.

Dal 5 luglio in Abruzzo e Molise saldi chi può: a Campobasso parcheggi gratis,  i consigli di Confcommercio

"Un modo per vivere lo shopping senza pensieri - hanno evidenziato da Palazzo San Giorgio -. Un gesto concreto per rilanciare l'economia cittadina e valorizzare il cuore commerciale di Campobasso". "È il caso di ricordare che il commerciante che intenda promuovere i saldi deve darne comunicazione allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) del Comune nel quale ha sede il proprio esercizio commerciale", sottolinea l'assessora regionale abruzzese alle Attività Produttive, Tiziana Magnacca.

Al via domani, sabato 5 luglio, i saldi estivi in Molise. Dureranno 60 giorni per terminare all'inizio di settembre. Per l'occasione l'amministrazione comunale di Campobasso ha annunciato che domani la sosta delle auto sarà gratuita in tutta la città. "Un modo per vivere lo shopping senza pensieri - hanno evidenziato da Palazzo San Giorgio -. Un gesto concreto per rilanciare l'economia cittadina e valorizzare il cuore commerciale di Campobasso":

“I saldi rappresentano un’opportunità per i consumatori e per le imprese che, soprattutto nel settore moda, vivono un momento di difficoltà e che nel futuro, secondo le stime nazionali, determinano scelte e decisioni importanti. Le attività sono ben assortite – afferma il direttore Confcommercio Molise Irene Tartaglia -  i consumatori potranno fare dunque acquisti di qualità ma a prezzi convenienti. I saldi estivi, inoltre, rappresentano un’opportunità per tutto il territorio regionale, sia per le città costiere con l’apertura della balneazione, ma anche per le città dell’entroterra. Come Confcommercio, insieme all’Adoc Molise, lanciamo la nostra campagna su acquisti chiari, sicuri e consapevoli, sottolineando ancora una volta l’importanza del rispetto delle regole da parte di tutti”.

 “Sarà una stagione improntata al risparmio – dichiara in proposito Nicola Criscuoli, presidente Adoc Molise – visti i recenti rincari dei prezzi, l’aumento dell’inflazione, l’aumentato costo di energia e gas collegati anche alla fine del mercato libero. Ricordiamo poche e semplici regole in materia di acquisti, ricordiamoci sempre di recarci presso attività che conosciamo e che frequentiamo abitualmente e presso le quali possiamo confrontare i prezzi antecedenti al saldo. Diffidiamo dunque dei negozianti che aggiungono il prezzo con un pennarello, senza indicare quello precedente. Così come ricordiamo che non vi è un obbligo di cambio della merce, a meno che la merce non sia difettosa. In questo caso è importante conservare lo scontrino o il documento di acquisto che, in questo caso, assicurano il diritto al cambio del capo”.

LE NOSTRE INDICAZIONI

CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio;

PROVA DEI PRODOTTI: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;

PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;

PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;

INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

"E' un momento fondamentale, un’occasione di acquisto consapevole e conveniente da un lato, e una leva importante per gli esercenti dall’altro", osserva Benny Campobasso, Presidente di Fismo Confesercenti. Che rileva però la necessità di alcuni correttivi: "Bisogna fare chiarezza e porre un argine al dilagare dei pre-saldi irregolari, che minano la leale concorrenza, e va anche rivista la data d’avvio, oggi troppo vicina all’inizio dell’estate e quindi poco funzionale per molti operatori”, spiega. Il Movimento Difesa del Cittadino mette in guardia dalle truffe e ricorda di osservare alcune regole di comportamento: "Accertarsi che venga rispettato l’obbligo di indicare il prezzo iniziale e quello scontato; conservare lo scontrino per eventuali cambi; assicurarsi di poter pagare sia in contanti che cashless". Inoltre, i Saldi devono essere applicati su prodotti stagionali, non per svuotare i magazzini, e bisogna porsi delle domande in caso di prezzi eccessivamente scontati. Ancora più attenzione va fatta per gli acquisti online, dove è necessario leggere sempre le informazioni del prodotto e prestare attenzione alle foto, valutare da chi si acquista e sui siti web accertarsi che sia indicata la partita Iva e che esista sul sito dell’Agenzia delle entrate. Sei italiani su dieci hanno già pianificato almeno un acquisto. Questo, nonostante secondo le stime di Confesercenti e Ipsos 6,5 milioni di consumatori abbiano già acquistato con lo sconto prima della partenza ufficiale dei saldi. È il 62% degli italiani che ha già deciso di approfittare degli sconti, ma la percentuale sale tra le donne e tra chi vive al Sud al 67%. Un ulteriore 32% si riserva di decidere in base alla qualità delle offerte: una fetta non trascurabile che conferma come la leva promozionale sia decisiva, ma non automatica. Tra chi ha già pianificato uno o più acquisti, il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona, che scende a 136 euro per chi non lavora. La fascia di spesa più comune è però quella attorno ai 100 euro, scelta da un intervistato su quattro. Ma non manca chi punta più in alto: il 16% prevede di spendere 200 euro, mentre una minoranza (circa il 7%) arriva o supera i 300 euro. I giovani (18–34 anni) mostrano una maggiore prudenza, con una media di 178 euro, contro i 234 euro degli over 35. Sul piano territoriale, si spende di più al Nord (241 euro) e meno nelle regioni del Sud e delle Isole (196 euro), confermando le differenze geografiche nella propensione al consumo. Cosa si compra. Sono le calzature le regine dei Saldi estivi 2025: oltre la metà dei consumatori che hanno già deciso cosa acquistare (53%) metterà ai piedi scarpe nuove: sandali, sneakers, zeppe o mocassini. Subito dopo, nella lista dei desideri, compaiono t-shirt, top e bluse (50%), seguiti da pantaloni, gonne e maglieria leggera (entrambi al 38%). Anche abiti (37%) e intimo (31%) mantengono una quota rilevante, mentre costumi da bagno e accessori da spiaggia (28%) segnalano una voglia di vacanze che inizia a farsi sentire. L’abbigliamento sportivo è al 27%, seguono camicie (25%), pigiami (13%) e giacche (9%). In media, chi pensa di approfittare dei Saldi progetta di acquistare quasi quattro prodotti (3,76 a persona), a testimoniare che si punta su pochi pezzi ma scelti con cura. Sei su dieci acquisteranno sia online che in negozio fisico. Che, però, resta centrale: circa un terzo (32%) di chi vuole comprare prevede di affidarsi esclusivamente ai punti vendita tradizionali, mentre il 7% sceglierà di fare shopping solo online. Il negozio continua a essere percepito come il canale più affidabile per veridicità degli sconti, sicurezza e convenienza degli acquisti, con un voto medio assegnato dai consumatori di 7,1 (contro i 6,9 del web e il 6,8 delle grandi catene). Un risultato significativo, vista l’attenzione dei consumatori: il 70% degli intervistati sostiene di verificare sempre il prezzo pieno su cui è applicato lo sconto del prodotto in saldo.

 

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