Il terremoto politico giudiziario
26.02.2025 - 14:03
Francesco Roberti
Elvira Gasbarro, tecnico ambientale e moglie di Roberti, è accusata di aver agito da intermediaria tra il marito e gli imprenditori coinvolti. La procura sostiene che i suoi contratti di lavoro fossero fittizi e che, di fatto, lavorasse esclusivamente per Energia Pulita Srl, ricevendo stipendi per circa 37mila euro.
Il Molise è al centro di un ciclone giudiziario che coinvolge il suo governatore, Francesco Roberti, in un'inchiesta che potrebbe riscrivere le dinamiche politiche della regione. L'accusa di corruzione, che si estende a un periodo in cui Roberti ricopriva ruoli chiave come sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso, getta un'ombra su un sistema di potere che sembra intrecciarsi con interessi privati e familiari.
UN'INDAGINE COMPLESSA E RAMIFICATA
La Direzione Distrettuale Antimafia di Campobasso ha notificato la conclusione delle indagini a 47 persone, tra cui spicca il nome di Francesco Roberti. Sebbene il suo caso sia separato dai reati di stampo mafioso che coinvolgono altri indagati, le accuse di corruzione che lo riguardano sono gravi e dettagliate. Secondo la procura, Roberti avrebbe favorito aziende come Energia Pulita Srl in cambio di assunzioni fittizie e incarichi professionali per la moglie, Elvira Gasbarro, anch'essa indagata. Un'accusa che, se confermata, potrebbe avere ripercussioni devastanti sulla sua carriera politica e sull'immagine della regione.
IL RUOLO DI ELVIRA GASBARRO: UN INTRECCIO FAMILIARE
Elvira Gasbarro, tecnico ambientale e moglie di Roberti, è accusata di aver agito da intermediaria tra il marito e gli imprenditori coinvolti. La procura sostiene che i suoi contratti di lavoro fossero fittizi e che, di fatto, lavorasse esclusivamente per Energia Pulita Srl, ricevendo stipendi per circa 37mila euro. Questo meccanismo, secondo l'accusa, avrebbe permesso di trasferire illeciti vantaggi economici a Roberti, sollevando interrogativi sulla trasparenza delle operazioni amministrative condotte dal governatore.
UN SISTEMA DI FAVORI E PRESSIONI
Le indagini hanno portato alla luce un presunto sistema di favori e pressioni esercitate da Roberti per agevolare modifiche alle autorizzazioni ambientali e favorire la gestione dei rifiuti da parte delle società coinvolte. In particolare, si parla di incarichi edilizi per un valore complessivo di circa 776mila euro, affidati a un'impresa edile indicata direttamente da Roberti. Un quadro che dipinge un sistema di potere in cui le decisioni pubbliche sembrano essere state influenzate da interessi privati.
LA DIFESA DI ROBERTI: UN CONFRONTO CON LA PROCURA
Nonostante le accuse, Roberti ha manifestato l'intenzione di chiarire la sua posizione con la procura, sostenendo la legittimità delle sue azioni amministrative. L'avvocato Mariano Prencipe, che difende il governatore, sta analizzando un fascicolo di oltre 60 volumi per individuare elementi a discarico. Roberti ha già confermato alla sua maggioranza di aver ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini, ma resta da vedere se riuscirà a smontare le accuse di corruzione che lo coinvolgono.
IMPLICAZIONI POLITICHE E AMMINISTRATIVE
L'inchiesta rappresenta un capitolo delicato per il Molise, con implicazioni che potrebbero avere ripercussioni sia politiche che amministrative. Mentre la procura procede con gli accertamenti, gli indagati si preparano a difendere le proprie posizioni. Roberti, in particolare, punta a chiarire il proprio operato e a smontare le accuse di corruzione che lo coinvolgono. Resta da vedere se l’evolversi dell’indagine porterà a un processo o se, come ipotizzato, la sua posizione verrà stralciata dal filone principale dell’inchiesta.
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