Il caso
28.06.2024 - 20:28
Angelo Primiani, consigliere regionale molisano del M5S
Questo paradosso è il risultato di un sistema idrico che si sta progressivamente dis-integrando, con una rete idrica che perde in media il 53% dell'acqua, secondo i dati ISTAT. Un dato che supera di gran lunga la media nazionale e che evidenzia l'urgenza di interventi strutturali.
UN PARADOSSO IDROLOGICO
Il Molise, una regione ricca d'acqua, si trova paradossalmente a fronteggiare una crisi idrica che lascia spesso i suoi cittadini con i rubinetti a secco. "Il Molise è ricchissimo d’acqua, ma sempre più spesso i rubinetti dei molisani restano a secco", afferma Angelo Primiani, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle. Questo paradosso è il risultato di un sistema idrico che si sta progressivamente dis-integrando, con una rete idrica che perde in media il 53% dell'acqua, secondo i dati ISTAT. Un dato che supera di gran lunga la media nazionale e che evidenzia l'urgenza di interventi strutturali.
UNA RETE COLABRODO
La situazione è aggravata da una rete idrica vecchia e logora, che disperde l'acqua in mille rivoli, proprio come accade nel sottosuolo. "Troppi comuni sono costretti a chiudere il flusso idrico nelle ore notturne, se non addirittura in quelle pomeridiane", continua Primiani. La carenza di piogge durante l'inverno e la primavera ha peggiorato ulteriormente il quadro, ma il problema principale resta una rete-colabrodo che necessita di opere complessive di manutenzione straordinaria.
GOVERNANCE E INVESTIMENTI: UN GINEPRAIO DI SIGLE
La frammentazione della governance è un altro nodo cruciale. "Serve innanzitutto chiarezza sulla governance e sugli investimenti, ma anche sui ruoli, le funzioni e le competenze degli attori pubblici del settore", sottolinea Primiani. La regione regolamenta il settore in accordo con l'Autorità di Distretto, le province e i comuni. L'EGAM definisce la tariffa dell'acqua e gli investimenti sulle infrastrutture, mentre la GRIM si occupa della manutenzione della rete. A questo si aggiungono l'azienda sanitaria regionale e l'agenzia regionale di protezione ambientale che esercitano il controllo e il monitoraggio ambientale. Un sistema che, invece di essere integrato, appare frantumato e inefficiente.
OPPORTUNITÀ PERSE E FONDI SPRECATI
Il Molise ha già perso numerose opportunità legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a causa del ritardo nell'adeguamento alle normative. "A livello nazionale ci sono quasi 2 miliardi di euro a disposizione per investimenti nel settore", ma ad oggi sembrerebbe siano stati finanziati solo tre progetti per circa 70 milioni di euro totali. Un importo insufficiente per risolvere il problema della dispersione idrica. "Non possiamo più perdere tempo, né un solo centesimo dei fondi stanziati", avverte Primiani.
L'ORO BLU E LA SFIDA DEL FUTURO
L'acqua rappresenta una delle sfide più importanti del futuro, soprattutto in un contesto di transizione energetica e produzione di idrogeno. "Il Molise deve valorizzare il suo oro blu", afferma Primiani, sottolineando come la regione ceda acqua a diverse regioni limitrofe senza riceverne in cambio. Un terzo dell'intero volume idrico trasferito fra le regioni del distretto idrografico dell'Appennino Meridionale arriva dal Molise. "Parliamo di milioni e milioni di metri cubi di acqua", evidenzia il consigliere regionale.
DOMANDE SENZA RISPOSTA
Alla luce di tutto ciò, emergono domande cruciali: come valorizzerà il centrodestra molisano la risorsa idrica nell'ottica dell'autonomia differenziata? Cosa farà la regione sotto il profilo dell'idroelettrico e della produzione di idrogeno? "Domande che, temo, resteranno senza risposta", osserva Primiani. Nel frattempo, i molisani continueranno a fare i conti con l'acqua a intermittenza, mentre altri approfitteranno della mancanza di visione di un governo regionale distante dalle reali esigenze del territorio.
UNO SGUARDO AL FUTURO
È ora che la politica alzi lo sguardo e metta da parte la ricerca del consenso a scadenza elettorale. "Puntare su interventi strutturali non genera consensi immediati, ma consentirebbe al Molise di guardare al futuro con visione strategica", conclude Primiani. Solo attraverso una governance chiara e investimenti mirati, il Molise potrà trasformare il suo oro blu in una risorsa sostenibile e duratura per le generazioni future.
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