Le contraddizioni
28.06.2024 - 21:28
Micaela Fanelli, consigliere regionale molisana PD
"L'autonomia regionale del Molise, sessant'anni fa, è stata un'importante conquista", afferma la consigliera, "ottenuta con l'obiettivo di garantire alle piccole comunità locali una voce nel processo decisionale e di promuovere lo sviluppo regionale". Tuttavia, oggi, l'autonomia differenziata rischia di accentuare le disuguaglianze esistenti tra le regioni italiane.
La riforma dell'autonomia differenziata, proposta dal governo di centrodestra, sta suscitando un acceso dibattito politico in Italia, e il Molise non fa eccezione. La consigliera regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli, ha recentemente espresso forti preoccupazioni riguardo alle conseguenze di questa riforma per la sua regione. In un contesto politico già complesso, le sue parole gettano ulteriore luce sulle possibili implicazioni di una misura che, secondo lei, potrebbe segnare la "condanna a morte" del Molise.
UN'AUTONOMIA A DOPPIO TAGLIO
Micaela Fanelli non usa mezzi termini nel descrivere la situazione attuale. Da una parte, il centrodestra molisano celebra l'anniversario dell'autonomia regionale, lodando le conquiste e i benefici che questa ha portato alla regione. Dall'altra, non si oppone ed elogia la riforma dell'autonomia differenziata, che secondo Fanelli potrebbe avere effetti devastanti per il Molise. "L'autonomia regionale del Molise, sessant'anni fa, è stata un'importante conquista", afferma la consigliera, "ottenuta con l'obiettivo di garantire alle piccole comunità locali una voce nel processo decisionale e di promuovere lo sviluppo regionale". Tuttavia, oggi, l'autonomia differenziata rischia di accentuare le disuguaglianze esistenti tra le regioni italiane.
LE DISUGUAGLIANZE REGIONALI
La riforma dell'autonomia differenziata, secondo Fanelli, non promuoverà uno sviluppo equo tra le regioni, ma accentuerà le disuguaglianze esistenti. Le regioni più ricche avranno maggiori risorse da investire in servizi pubblici e infrastrutture, mentre le regioni meno ricche, come il Molise, soffriranno ulteriormente a causa della diminuzione di risorse centrali. "Le regioni con maggiori risorse finanziarie e infrastrutturali potranno investire di più in servizi pubblici, istruzione e sanità, mentre quelle meno ricche rimarranno indietro", sottolinea Fanelli, evidenziando l'impatto devastante sui diritti dei cittadini.
IL PROBLEMA DEI LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI (LEP)
Un altro punto critico sollevato da Fanelli riguarda i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP). "Tranquilli, ripetono come un mantra dal centrodestra", afferma la consigliera, "si definiranno (non finanzieranno) prima dei LEP da garantire su tutto il territorio nazionale". Tuttavia, Fanelli mette in guardia: per assicurare questi livelli servono 100 miliardi di euro, e nessuno ha ancora detto dove si troveranno. La consigliera accusa il centrodestra di omettere questo dettaglio cruciale, creando false aspettative tra i cittadini.
UN'ITALIA ISOLATA E DIVISA
Fanelli non risparmia critiche nemmeno alla visione politica più ampia del governo di centrodestra. "L'Italia vira sempre più verso una nostalgica, pericolosa e antistorica autarchia internazionale", afferma, suscitando timori per i conti pubblici e la conseguente disuguaglianza sociale. In un contesto globale ed europeo che si sta sempre più orientando verso il macroregionalismo geopolitico, l'Italia sembra andare controcorrente, accentuando le differenze territoriali e generando preoccupazioni sulla coesione nazionale e sulla capacità del paese di competere efficacemente su scala europea e globale.
IL CONFRONTO CON FRANCIA E GERMANIA
Fanelli cita l'esempio di Francia e Germania, che hanno impostato le loro regioni in una direzione più integrata e competitiva a livello globale. "I grandi gruppi industriali, come Stellantis, preferiscono investire in nazioni e territori che hanno più peso in Europa", afferma, "allontanandosi sempre più da coloro, Italia e Molise, che derivano sempre più verso l'isolamento economico, infrastrutturale e sociale". La consigliera critica il governo per non aver fatto nulla per evitare che Stellantis abbandoni l'Italia e il Molise.
LA CHIAMATA ALL'AZIONE
In conclusione, Fanelli lancia un appello al centrodestra molisano: "Se il centrodestra molisano vuole realmente celebrare e preservare l'autonomia regionale, deve ribellarsi con forza all'autonomia differenziata". La consigliera annuncia di voler presentare in consiglio regionale un atto per impegnare il presidente Roberti e tutti i consiglieri a promuovere il ricorso alla Corte Costituzionale, insieme alle altre cinque regioni che lo hanno già annunciato. Inoltre, insieme ai sindacati, alle associazioni e ai partiti della sinistra, Fanelli si mobiliterà per un referendum abrogativo, affidando a tutti gli italiani e molisani la decisione di approvare o meno questa riforma tanto contestata.
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