Il report
08.06.2025 - 11:22
"Le strutture penitenziarie sono recettive al di sopra della loro capacita', ospitano un numero di detenuti che supera la capienza regolamentare creando precarieta' nella vita quotidiana", rileva il Garante, osservando che "l'incremento del numero dei detenuti e' dovuto agli ingressi in carcere in esecuzione di provvedimenti passati in giudicato".
Sono 62.722 i detenuti presenti nelle Carceri italiane, a fronte di 46.706 posti disponibili. E' quanto emerge dall'ultimo report del Garante nazionale delle persone private della liberta', nel quale si parla di un indice di sovraffollamento del 134,29% a livello nazionale e di un "significativo aumento" del numero di presenze in carcere - con un incremento di 10.499 unita' - registrato dal dicembre 2020. - Tra i penitenziari con maggior tasso di sovraffollamento, il report del Garante - oltre a Milano San Vittore - segnala quelli di Lucca (236,84%), Foggia (218,06%), Brescia Canton Monbello (202,75%), Lodi (193,18%), Roma Regina Coeli (191,96%), Varese (190,57%), Como (189,82%), Bergamo (187,42%) e Chieti (187,34%). Dall'analisi del Garante su base regionale, inoltre, emerge una "situazione disomogenea": la quasi totalita' delle regioni (17) registrano un indice di affollamento superiore agli standard e solo 3 si collocano al di sotto della soglia regolamentare. Regioni quali Puglia (170,72%), Lombardia (153,28%), Molise (153,20%), Friuli Venezia Giulia (152,53%), Basilicata (150%), Lazio (148,73%), Veneto (149,12), mostrano, scrive il Garante, "un preoccupante indice di sovraffollamento, in buona parte determinato dal divario in negativo tra persone detenute presenti e posti regolarmente disponibili".
Il sovraffollamento degli istituti penitenziari "non puo' essere definito un'emergenza - si legge nel report del Garante - ma piuttosto una costante del sistema penitenziario che solo in alcuni momenti ha subito una deflazione", come, ad esempio, durante la pandemia Covid. "Le strutture penitenziarie sono recettive al di sopra della loro capacita', ospitano un numero di detenuti che supera la capienza regolamentare creando precarieta' nella vita quotidiana", rileva il Garante, osservando che "l'incremento del numero dei detenuti e' dovuto agli ingressi in carcere in esecuzione di provvedimenti passati in giudicato".
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