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Il futuro incerto di Stellantis a Termoli: sindacati e istituzioni a confronto

Martedì 9 luglio, presso l'auditorium del COSIB di Termoli, si terrà un'assemblea pubblica organizzata dalle segreterie territoriali dei sindacati FIM, FIOM, UILM, UGLM, FISMIC e AQCFR per discutere il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli.

Il Futuro Incerto dello Stabilimento Stellantis di Termoli: Sindacati e Istituzioni a Confronto

Oltre alla richiesta di chiarezza da parte di ACC, i sindacati sollecitano Stellantis a chiarire quali motori saranno prodotti a Termoli e per quanti anni. Le rassicurazioni di principio finora ricevute non sono state corroborate da precise assegnazioni produttive. Già a metà giugno, i segretari generali di CGIL Abruzzo Molise, CISL Abruzzo Molise, UIL Abruzzo e UIL Molise avevano lanciato l'allarme sul futuro dello stabilimento di Termoli dopo le ultime decisioni di ACC e Stellantis di bloccare il progetto della gigafactory.

Martedì 9 luglio, presso l'auditorium del COSIB di Termoli, si terrà un'assemblea pubblica organizzata dalle segreterie territoriali dei sindacati FIM, FIOM, UILM, UGLM, FISMIC e AQCFR per discutere il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli. L'evento, aperto a tutti, vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali e sindacali. La decisione di organizzare l'assemblea nasce dall'atteggiamento ambiguo mostrato da ACC durante gli incontri recenti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha suscitato preoccupazioni e richieste di chiarimento da parte dei sindacati.

UN FUTURO INCERTO: IL RINVIO DELLA GIGAFACTORY
Il progetto della gigafactory a Termoli, inizialmente accolto con entusiasmo come una grande opportunità di sviluppo industriale, è stato rinviato a fine anno. Questo rinvio, secondo i sindacati, non è semplicemente una questione di pochi mesi, ma potrebbe protrarsi senza alcuna certezza per il futuro. Le motivazioni addotte da ACC riguardano il rallentamento della domanda di veicoli elettrici e la necessità di un aggiornamento tecnologico sulle batterie da produrre. Tuttavia, questa spiegazione non ha placato le preoccupazioni dei lavoratori e delle istituzioni locali.

LA MOBILITAZIONE DEI SINDACATI
I sindacati non accettano questa situazione di incertezza e chiedono a governo e Regione Molise di intraprendere un'azione comune per ottenere chiarezza da ACC e Stellantis. Durante gli incontri, ACC ha dichiarato la sua indisponibilità a portare avanti qualsiasi discussione fino alla fine dell'anno, interrompendo di fatto il negoziato che sembrava vicino a un'intesa fino a poche settimane fa. I sindacati chiedono al governo di intervenire per fare pressione su ACC affinché sveli le sue strategie, anche alla luce dei quasi quattrocento milioni di incentivi pubblici in gioco.

LE RICHIESTE DEI SINDACATI
Oltre alla richiesta di chiarezza da parte di ACC, i sindacati sollecitano Stellantis a chiarire quali motori saranno prodotti a Termoli e per quanti anni. Le rassicurazioni di principio finora ricevute non sono state corroborate da precise assegnazioni produttive. Già a metà giugno, i segretari generali di CGIL Abruzzo Molise, CISL Abruzzo Molise, UIL Abruzzo e UIL Molise avevano lanciato l'allarme sul futuro dello stabilimento di Termoli dopo le ultime decisioni di ACC e Stellantis di bloccare il progetto della gigafactory.

LE RIPERCUSSIONI PER IL TERRITORIO
Il rinvio a data da destinarsi del progetto mette a rischio un'importante occasione di sviluppo industriale a livello nazionale, con ripercussioni significative sulla filiera produttiva in Abruzzo e Molise. I sindacati avevano chiesto un intervento urgente del governo e delle istituzioni locali per ottenere garanzie sul futuro della gigafactory, evitando che le difficoltà del mercato dell'elettrico possano cancellare il progetto in Italia a favore di stabilimenti francesi o tedeschi. Inoltre, avevano richiesto l'attivazione di un tavolo di confronto con le regioni Molise e Abruzzo per prevenire una crisi industriale che impoverirebbe ulteriormente i territori interessati.

L'INTERVENTO DEL GOVERNO
La situazione di incertezza ha spinto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a proporre un nuovo incontro a settembre. Tuttavia, per i sindacati, Termoli è uno degli stabilimenti su cui fare chiarezza nel contesto del tavolo generale dell'automotive, che dovrebbe essere convocato dalla Presidenza del Consiglio nelle prossime settimane. E non si può aspettare fino a settembre: la mobilitazione ormai è partita.

UN APPELLO ALLA RESPONSABILITÀ
L'assemblea pubblica del 9 luglio rappresenta un momento cruciale per il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli. La partecipazione di figure istituzionali e sindacali di rilievo sottolinea l'importanza della questione. È un appello alla responsabilità, un invito a non lasciare che l'incertezza e l'ambiguità prevalgano su un progetto che potrebbe rappresentare una svolta per l'industria automobilistica italiana e per l'economia del territorio.

LA VOCE DEI LAVORATORI
In questo contesto, la voce dei lavoratori diventa fondamentale. Le preoccupazioni per il futuro del proprio posto di lavoro, per la stabilità economica delle proprie famiglie e per il benessere della comunità locale sono al centro del dibattito. L'assemblea pubblica offre un'opportunità per esprimere queste preoccupazioni e per chiedere risposte concrete da parte delle istituzioni e delle aziende coinvolte.

UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME
Il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli è ancora incerto, ma l'assemblea pubblica del 9 luglio rappresenta un passo importante verso la costruzione di un futuro più chiaro e sicuro. È un'occasione per unire le forze, per lavorare insieme verso un obiettivo comune e per garantire che le promesse fatte non rimangano parole vuote. La strada è ancora lunga, ma con determinazione e collaborazione, è possibile superare le sfide e costruire un futuro migliore per tutti.

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