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L'emergenza siccità

Occhito, un lago di sete tra Molise e Foggia: 83milioni di metri cubi di acqua in meno

La disponibilità di acqua è scesa a soli 31,5 milioni di metri cubi, ben al di sotto del cosiddetto 'volume morto', e con un calo di oltre 83 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso

Occhito a secco, chiude la più grande diga artificiale della provincia di Foggia

La rilevazione del Consorzio per la Bonifica della Capitanata di Foggia ha evidenziato un crollo drammatico delle riserve idriche. Il confronto con il 2 gennaio 2024 è impietoso: da 115,1 milioni di metri cubi a soli 31,5 milioni. Questo calo vertiginoso non è solo un numero su un grafico, ma un segnale di allarme che mette in discussione la sostenibilità delle risorse idriche nella regione.

Il Lago Occhito, un invaso artificiale che segna il confine tra Molise e Puglia, è al centro di una crisi idrica senza precedenti. La situazione è allarmante: la disponibilità di acqua è scesa a soli 31,5 milioni di metri cubi, ben al di sotto del cosiddetto 'volume morto', e con un calo di oltre 83 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ma cosa significa tutto questo per le comunità locali e per l'ambiente? E quali sono le cause profonde di questa emergenza?

UN INVASO IN AGONIA: I NUMERI DELLA CRISI
Il Lago Occhito, con una capacità totale di 333 milioni di metri cubi e 250 milioni utilizzabili, è una risorsa idrica fondamentale per le regioni del Molise e della Puglia. Tuttavia, la rilevazione del Consorzio per la Bonifica della Capitanata di Foggia ha evidenziato un crollo drammatico delle riserve idriche. Il confronto con il 2 gennaio 2024 è impietoso: da 115,1 milioni di metri cubi a soli 31,5 milioni. Questo calo vertiginoso non è solo un numero su un grafico, ma un segnale di allarme che mette in discussione la sostenibilità delle risorse idriche nella regione.

LE CAUSE DELLA SICCITÀ: UN PROBLEMA COMPLESSO
La siccità prolungata, caratterizzata da scarse precipitazioni, è la principale responsabile di questa situazione critica. Tuttavia, ridurre il problema a una semplice mancanza di pioggia sarebbe riduttivo. Il cambiamento climatico, con i suoi effetti sempre più evidenti, sta alterando i modelli meteorologici, rendendo le siccità più frequenti e intense. Inoltre, la gestione delle risorse idriche, spesso inefficiente, contribuisce a esacerbare la situazione. È un problema che richiede una risposta coordinata e lungimirante, che tenga conto delle esigenze ambientali e delle comunità locali.

IMPLICAZIONI PER LE COMUNITÀ LOCALI: UN FUTURO INCERTO
Le conseguenze di questa crisi idrica si fanno sentire pesantemente sulle comunità locali. L'agricoltura, che dipende fortemente dalle risorse idriche del Lago Occhito, è particolarmente vulnerabile. La riduzione delle riserve idriche minaccia i raccolti e, di conseguenza, l'economia locale. Inoltre, la scarsità d'acqua può portare a restrizioni nell'uso domestico, con impatti diretti sulla qualità della vita dei residenti. È un futuro incerto che richiede soluzioni innovative e sostenibili.

VERSO SOLUZIONI SOSTENIBILI: UN APPELLO ALL'AZIONE
Di fronte a questa emergenza, è fondamentale adottare misure concrete per mitigare gli effetti della siccità e garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche. Investire in infrastrutture idriche più efficienti, promuovere pratiche agricole sostenibili e sensibilizzare le comunità sull'importanza del risparmio idrico sono passi essenziali. Inoltre, è cruciale che le politiche regionali e nazionali siano allineate per affrontare il cambiamento climatico e le sue conseguenze.

IL RUOLO DELLA COMUNITÀ E DELLE ISTITUZIONI: UNA SFIDA CONDIVISA
La crisi del Lago Occhito è un monito per tutti noi. Richiede un impegno collettivo, in cui comunità locali, istituzioni e cittadini collaborano per trovare soluzioni durature. È una sfida che non possiamo permetterci di ignorare, perché riguarda non solo il presente, ma anche il futuro delle generazioni a venire. Solo attraverso un approccio integrato e partecipativo possiamo sperare di superare questa crisi e costruire un futuro più sostenibile per tutti.

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